Come strutturare un questionario: trucchi e consigli utili

Volete sapere come strutturare un questionario? Volete conoscere tutti i segreti di questa tipologia di intervista? Lo staff della Unicusano di Benevento vuole venire incontro a tutti gli studenti che si trovano a dover costruire un questionario per fini statistici fornendo tutte le specifiche in riferimento a questa modalità di intervista.
domande aperte
Iniziamo con il dire che è possibile trovarsi a dover strutturare dei questionari in varie occasioni: le domande aperte, infatti, possono diventare un valido alleato per statistiche in vari campi di applicazione.

Sono soprattutto gli studenti iscritti al corso di psicologia online di Unicusano e di scienze della formazione e dell’educazione a trovare indispensabile l’utilizzo di questionari per avere nero su bianco delle tendenze.

Ma non solo: il saper fare questionari è altrettanto utile per studenti di economia alla Unicusano in quanto si troveranno a dover avere sotto mano una serie di dati inquadrati nel migliore dei modi così da poterli gestire e da cui poter tratte dei modelli interpretativi. E non solo, anche gli studenti iscritti al corso online in scienze politiche avranno modo di utilizzare i questionari, ad esempio, registrando quelle che sono le preferenze per questo o quel politico nel corso della campagna elettorale.

Insomma: un utilizzo a larghissimo spettro che rende utile per tutti gli studenti essere a conoscenza dei trucchi per strutturare un’intervista. Inoltre è bene ricordare che scrivere un questionario può sembrare molto facile, ma se non viene strutturato adeguatamente i risultati possono essere alterati e inattendibili – e dunque inutilizzabili.

Alla luce di questo, lo staff della Unicusano di Benevento ha intenzione di fornire dei modelli questionario da seguire per realizzarli nel migliore del modi…

Come impostare un questionario: ecco gli step da seguire

Iniziamo subito a vedere la struttura base di una intervista scritta, capendo come questa deve essere strutturata.

Scrivere le domande del questionario

Come prima cosa vanno scritte le domande dell’intervista. È bene che le domande siano poche e ben formulate, così da rendere il questionario non ridondante e di facile compilazione. Inizialmente vanno formulate tante domande che poi andranno ridotte di numero affinché ciascuna sia strettamente collegata all’obbiettivo che si vuole raggiungere con la somministrazione del questionario.

Per facilitare la compilazione, inoltre, è opportuno mixare le domande a risposta aperta con quelle a risposta multipla. Ci sono alcune domande a risposta chiusa che possono sembrare aperte, ma sarà possibile rispondere considerando solo alcune possibilità come, ad esempio, fornendo una serie di valori che va dal “molto soddisfacente” al “per nulla soddisfacente”.

Per quanto riguarda le domande aperte, queste devono essere utilizzate solo se si è realmente interessati a fini statistici alle opinioni personali dell’intervistato o per chiarire una risposta data in precedenza. Esempio: “Perché si sente in questo modo?”.

Inoltre, se sono importanti ai fini del sondaggio, i quesiti riguardo i fattori demografici (età, sesso, cittadinanza…) devono essere posti all’inizio del questionario.

L’ordine delle domande di un questionario, poi, ha la sua profonda importanza. La maggior parte delle volte si tende a posizionare gli argomenti a forma di “imbuto rovesciato”, quindi dalle domande più generiche a quelle maggiormente specifiche. Questo serve non solo per mettere l’intervistato a proprio agio facendolo entrare lentamente nel mood dell’intervista ma anche per garantire una maggiore concentrazione sull’argomento che si è scelto di indagare.

Preparare il questionario pensando a come sarà somministrato

Successivamente, parlando della struttura di un questionario, si dovrà avere ben chiaro come quest’ultimo verrà sottoposto: via email? In formato cartaceo? Per telefono? Ciascuna di queste modalità di somministrazione di un questionario ne prevede una struttura diversa.

Ogni tipologia di questionario ha dei pro e dei contro e va valutato in base a quelle che sono le esigenze statistiche. Ad esempio, i sondaggi effettuati tramite computer, telefono e posta possono raggiungere molta gente, mentre quelli fatti di persona hanno ritmi serrati e limiti di partecipazione. Molto spesso, inoltre, gli intervistati possono sentirsi in imbarazzo a rispondere a certe domande di persona ma, in caso di confusione, solo le conversazioni dal vivo possono rimediare agli equivoci.

In alcuni casi è possibile anche fornire un incentivo a chi partecipa al questionario come ad esempio un coupon di sconto se il questionario viene compilato telefonicamente o per via telematica o un gadget se questo avviene di persona.

Nel caso vengano raccolti dati sensibili come indirizzi email o numeri di telefono è bene che questi siano dichiarati.

Riguardo a questo è importante anche selezionare il proprio target di riferimento cercando di uscire dall’ordinario in modo tale da non avere un campione tendenzioso. Per esempio, chiedere delle abitudini sull’acquisto di prodotti online con un questionario via internet può non tenere conto della maggioranza della gente che invece non possiede dimestichezza con il computer.

Avete trovato utili i nostri consigli? Per ulteriori quesiti, non esitate a contattare i vostri docenti che sapranno spiegarvi nella pratica l’importanza di un questionario in base alla materia di riferimento.

 

 


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