Come superare l’esame di istituzioni di diritto romano

Ogni facoltà universitaria ha il suo esame simbolo: per giurisprudenza è senza dubbio Istituzioni di diritto romano, il primo ostacolo che gli aspiranti avvocati e magistrati incontrano all’inizio del loto percorso di studi.

Il diritto romano raccoglie lo studio delle norme che hanno costituito l’ordinamento giuridico romano per ben 13 secoli, dalla data di fondazione di Roma (753 a.C.) fino alla fine dell’impero di Giustiniano, nel 568 d.C.

La difficoltà principale degli esami di diritto romano, quindi, è la lingua: la maggioranza dei termini da utilizzare, infatti, sono in latino e soprattutto gli studenti che provengono da istituti tecnici devono affrontare ostacoli lessicali e terminologici.

Ma esiste un metodo per prepararsi al meglio e superare l’esame di istituzioni di diritto romano senza drammi? Sicuramente sì: basta seguire alcune strategie che ti permetteranno di studiare ottimizzando gli sforzi e ottenere un buon voto all’esame!

Ecco allora cinque consigli per te: il diritto romano non farà più paura!

1. Scegli il libro giusto!

Non ci sono dubbi: i libri possono essere i migliori alleati degli studenti, ma bisogna saper scegliere quelli giusti!

Iniziamo subito con un punto fermo: l‘esame di diritto romano non si prepara con il Bignami! Per studiare questa materia hai essenzialmente due scelte: se hai familiarità con il latino e leggi velocemente il libro che fa per te potrebbe essere l’Arangio-Ruiz, mentre se non hai studiato latino e hai poco tempo potresti orientarti per il Marrone.

Esistono poi dei testi di esame che raccolgono le domande più frequenti sul diritto romano e offrono una serie di risposte multiple per testare le preparazione dello studente: si tratta di un modo per saggiare la propria conoscenza della materia e allo stesso ripassarla in un’ottica diversa rispetto alla lettura del manuale.

2. Leggi tutto almeno due volte e ripeti, ripeti, ripeti…

Per superare l’esame di diritto romano non è saggio affidarsi unicamente agli appunti: a lezione non sarà menzionata neanche la metà di tutte le nozioni che invece dovrai sapere. Quindi, armati di pazienza e leggi tutto più volte per memorizzarlo e poi… ripeti!

L’esame infatti è piuttosto lungo e tedioso, perciò dovrai cercare di mantenere la memoria sempre attiva e vigile. Il consiglio è quello di ripetere ogni giorno quello che hai studiato il giorno prima, e poi leggere quello che studierai il giorno seguente.

Se hai particolare difficoltà a memorizzare le nozioni, cerca di condurre uno stile di vita più regolare nel peiodo in cui prepari l’esame: andare a letto presto, essere mattinieri e dormire otto ore a notte sono ottimi metodi per non affaticare la mente e tenere sempre attiva la memoria.

esame diritto romano
Young woman and man studying for an exam People, learning, education and school concept

3. Studi diritto romano? Il latino è alla base di tutto!

Inutile raccontarsi storie: alla base di una buona preparazione in diritto romano c’è il latino. Il tuo livello di conoscenza di questa lingua sarà direttamente proporzionale al tuo buon voto!

Se non hai studiato latino e hai difficoltà quando incontri un termine in questa lingua, non la ignorare: piuttosto cercala online (esistono siti dedicati, come Latinovivo) o su un dizionario.

Quando studi per l’esame di istituzioni di diritto romano non puoi davvero scappare dal latino: tantissimi termini che incontrerai, infatti, non hanno un equivalente in italiano e dovrai utilizzarli necessariamente nella lingua principale.

Perciò, tieni bene a mente la differenza tra mancipatio e mancipium, ed utilizza tutti i termini nella loro giusta declinazione: mai confondere il nominativo con l’accusativo davanti al professore!

Inoltre, è una buona idea tirare fuori dall’armadio i vecchi libri di storia del liceo, in modo da ripassare le nozioni di storia romana: in questo modo potrai inquadrare meglio il contesto storico e culturale in cui sono nate e hanno preso vita le leggi che stai studiando.

4. Hai già dato diritto privato? Scordalo!

Il nostro diritto ha sicuramente una matrice romanistica, ma le differenze tra il diritto italiano attuale e quello romano sono molte e notevoli, perciò tenere i due sistemi separati fin da subito sicuramente ti aiuterà a comprendere più facilmente quello romano.

Ovviamente alcuni concetti possono aiutarti, come il negozio giuridico, la simulazione o il testamento, che hanno la stessa definzione. Ma oltre a questo, ricorda di tenere ben distinti i due sistemi.

5. La chiave del successo in diritto romano? La pianificazione

L’esame di diritto romano di compone di due parti di norma, ognuna da preparare in modo diverso. Quindi, calcola il doppio del tempo per la preparazione: orientativamente, due mesi a ritmo sostenuto e costante dovrebbero essere sufficienti. Ma non perdere il ritmo: chi si ferma è perduto!

Bene, ora dovresti avere in mano tutti gli strumenti per preparare al meglio l’esame di diritto romano: non ci resta che augurarti buona fortuna!


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