Differenza tra stage e apprendistato: quello che devi sapere
Volete sapere qual è la differenza tra stage e apprendistato? Vuoi capire quale contratto è migliore e quali sono le garanzie per ciascuno? Vuoi avere precisazioni riguardo allo stipendio a cui potrai aspirare relativamente a ciascuna opzione contrattuale? In questo articolo lo staff dell’Università online di Benevento vuole fornire alcune delucidazioni su queste tipologie di contratto, fornendo ai giovani laureati in cerca di lavoro una panoramica di… ciò che li aspetta.
Definizione contratto di stage e apprendistato
Il testo unico dei contratti di apprendistato, definisce questa tipologia contrattuale così: “l’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani”. La normativa prosegue specificando che “la disciplina del contratto di apprendistato è rimessa ad appositi accordi interconfederali ovvero ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
Si tratta dunque di un contratto fortemente favorevole per i datori di lavoro in grado di dare garanzie reali anche ai giovani. Le uniche restrizioni del contratto di apprendistato sono le seguenti: può essere somministrato solo a giovani tra i 18 e i 30 anni d’età (in caso di diploma ed alta formazione) e può avere una durata massima di tre anni al termine dei quali – se non si recede il contratto – esso si trasforma in contratto indeterminato.
Per quanto riguarda lo stage, invece, ne esistono due declinazioni: lo stage curricolare e quelli extracurricolare.
Il tirocinio curricolare è quello che lo studente effettua nel corso degli anni di università, molto spesso “obbligato” dallo stesso piano di studi in quanto concorre a far acquisire fondamentali crediti formativi per la laurea. Si tratta di un percorso di alternanza università / lavoro che aiuta lo studente ad addentrarsi nell’occupazione che – si spera – andrà a ricoprire una volta laureato.
In sostanza, lo stage nel corso dell’università è anche un’opportunità per capire realmente se la professione che si sogna è giusta e risponde realmente alle proprie aspettative. Inoltre, se lo stage è ben fatto (e quindi lo stagista non viene limitato a fare i caffè o le fotocopie) permette al giovane di acquisire delle competenze ottimali che risulteranno indispensabili una volta che si inizierà a lavorare davvero.
Per quanto riguarda i tirocini extracurriculari, invece, sono di competenza regionale e questo comporta una significativa differenza nel quadro normativo di riferimento in quanto, ad esempio, devono essere comunicati allo Stato – attraverso la cosiddetta “comunicazione obbligatoria” – il che permette ai centri per l’impiego di conoscerne l’esistenza e di tracciarli.
Come vedremo nel dettaglio più avanti, nel corso di questi stage extracurricolari il datore di lavoro ha l’obbligo di erogare un compenso mensile.
Se gli stage dopo l’università avvengono nei 12 mesi successivi al conseguimento della laurea, questi vengono denominati “di formazione e orientamento” mentre nel periodo successivo, si passa alla denominazione “di inserimento / reinserimento lavorativo”.
Stipendio del contratto di apprendistato e di stage
Inutile negarlo, una delle cose maggiormente interessanti per i giovani che si trovano di fronte a varie opzioni contrattuali è lo stipendio che andranno a percepire.
Quanto viene pagato il contratto di apprendistato?
Il nuovo contratto di apprendistato formalizzato dal cosiddetto Jobs Act promosso dal governo di Matteo Renzi prevede per le aziende con almeno 50 dipendenti di assumere apprendisti per una quota pari almeno al 20%. Inoltre il datore di lavoro ha anche l’obbligo di fornire all’apprendista una formazione trasversale, indicandone il piano formativo entro 45 giorni dalla stipula del contratto
La retribuzione dell’apprendista è stabilita dalla contrattazione collettiva, in base alla tipologia di contratto di apprendistato, alla qualifica da conseguire e al livello di inquadramento.
Quanto viene pagato uno stage?
Secondo il Regolamento Regionale 29 novembre 2013, n. 7 della Regione Campania, lo stagista ha diritto ad un compenso minimo. Ecco la regolamentazione nel dettaglio:
“Il soggetto ospitante, con eccezione dei casi previsti al comma 2, ha l’obbligo di corrispondere al tirocinante un’indennità di partecipazione in relazione all’attività da esso prestata. L’importo mensile lordo di tale indennità, determinabile anche in misura forfetaria, non può essere inferiore a euro 400,00. La Regione può definire agevolazioni o misure di sostegno in materia di corresponsione e di ammontare dell’indennità”.
Questo è relativo agli stage extracurricolari, esercitati sia nell’anno successivo alla laurea (stage formativi) sia successivamente. Questo regolamento non è riferito agli stage curricolari che – formalmente – le aziende pagano in crediti formativi e non hanno altri obblighi relativi alla remunerazione.
Ciò non toglie che sono molte le aziende che ospitano studenti a fornire un piccolo rimborso spese per lo stagista nel corso della sua esperienza.
Per quanto riguarda quest’ultima opzione, il consiglio dello staff della Unicusano di Benevento è quello di rivolgersi sempre all’ufficio Stage e Job Placement di Unicusano, spiegando tutte le vostre necessità
Abbiamo visto cos’è apprendistato e quali sono le differenze con lo stage post-universitario. Se avete altre domande relative a questo argomento, è possibile rivolgersi in primis al vostro tutor universitario che saprà spiegarvi nel dettaglio le varie opzioni lavorative per il post-laurea.