7 ottimi motivi per laurearsi in scienze dell’educazione

Devi scegliere la facoltà universitaria e stai prendendo in considerazione Scienze dell’Educazione? Bene, sei nel posto giusto: in questo articolo ti sveleremo 7 ottimi motivi per laurearsi in scienze dell’educazione.

La scelta del percorso universitario è fondamentale e può influenzare tutto il tuo futuro lavorativo: per questo è importante essere informati correttamente sul corso di laurea e quindi effettuare una scelta consapevole, avendo ben chiari anche i futuri sbocchi lavorativi.

Sul corso di laurea in scienze dell’educazione pesano a volte alcuni pregiudizi, del tutto ingiustificati ma che tuttavia gli aspiranti educatori sociali professionali si sentono ripetere spesso, non appena esprimono il loro interesse per questa facoltà. Alcuni la definiscono una laurea inutile, ma non c’è niente di più sbagliato.

Il corso di laurea triennale in Scienze dell’Educazione, classe di Laurea L-19, forma professionisti ai quali spettano enormi responsabilità, spesso sottovalutate, se non addirittura ignorate, dai non addetti ai lavori. Ecco allora 7 motivi per laurearsi in scienze dell’educazione che ti mostreranno l’importanza di questo corso di studi.

1. È un corso di studi ad ampio spettro

Da non confondere con il corso di laurea in scienze della formazione primaria (da scegliere se, per esempio, vuoi diventare maestra elementare) o quello in psicologia, il corso in Scienze dell’Educazione può vantare un numero di esami e di discipline di tutto rispetto all’interno del proprio piano di studi.

Sarebbe tuttavia un errore pensare che questa varietà rappresenti una scarsa specificità del corso di laurea: nel caso di Scienze dell’Educazione, questa molteplicità rappresenta una vera a propria ricchezza. Le materie affrontate nel corso di studi sono prevalentemente di stampo umanistico e vanno dalla psicologia alla sociologia, senza trascurare discipline come pedagogia, antropologia, filosofia, storia, ma anche materie metodologiche, artistiche, linguistiche, didattiche e giuridiche.

Non farti spaventare da questa lunga lista: l’offerta formativa ampia permette agli studenti di sviluppare, anche attraverso la frequenza di laboratori, un vero e proprio approccio analitico, che consente ai futuri professionisti di realizzare progetti educativi di sicuro successo.

2. Un corso di laurea che ti permette di conoscere te stesso

Man mano che seguirai i corsi, ti renderai conto di come l’approfondimento di alcune discipline modifichi la tua visione della vita e della realtà: questo significa che stai davvero frequentando il corso di laurea giusto per te.

Scienze dell’Educazione infatti è un percorso di studi adatto a chi vuole sfidare se stesso giorno dopo giorno, mettendo da parte ogni pregiudizio e mettendosi continuamente nei panni dello svantaggiato, cercando e sperimentato di volta in volta soluzioni che migliorino concretamente la vita delle persona: ed è proprio questo l’atteggiamento e il background dell’educatore sociale professionale.

3. Puoi iniziare a lavorare subito dopo la laurea in Scienze dell’Educazione

Non tutti lo sanno, ma dopo la laurea triennale in Scienze dell’Educazione si è già educatori professionali qualificati. Ovviamente  le mansioni che potrà svolgere un laureato triennale sono diverse rispetto a quelle che può ricoprire un laureato magistrale; in alternativa esistono anche dei master post-laurea che permettono di specializzarsi senza iscriversi ad un corso di laurea magistrale.

4. Hai una professionalità ben definita

Prima di proseguire per arrivare a parlare dei diversi sbocchi lavorativi, è bene fare una distinzione: non bisogna confondere l’educatore professionale formato presso le facoltà di Scienze dell’Educazione con uno proveniente dalla Lauree delle Professioni Sanitarie.

Quest’ultima figura professionale proviene da una classe di laurea completamente diversa, ossia la L-SNT/02 – Professioni sanitarie della riabilitazione, ma nonostante ciò esiste una notevole confusione, anche a livello normativo su questi due profili, in realtà molto diversi tra di loro.

Infatti i laureati in Scienze dell’Educazione sono degli educatori professionali in ambito socio-educativo, settore che può collaborare con quello socio-sanitario e riabilitativo, ma con il quale non deve assolutamente essere confuso.

Gli educatori sociali lavorano in realtà dove sono necessari processi di integrazione, socializzazione, riabilitazione psico-sociale a favore di soggetti in situazione di disagio. Questi professionisti possono lavorare sia in strutture pubbliche che private, negli asili nido, nelle ludoteche, nelle cooperative sociali per bambini, adulti e anziani, oppure presso il Ministero di Grazia e Giustizia (ad esempio nelle carceri minorili).

Questo percorso lavorativo fa per te se sei una persona motivata e ambiziosa, ma anche dotata di un grande spirito di sacrificio e una sincera vocazione per il lavoro sociale.

Infine, un’ultima doverosa precisazione: i laureati in Scienze dell’Educazione non sono maestri elementari, in quando non posseggono l’abilitazione per svolgere questa professione, almeno con la sola laurea triennale del nuovo ordinamento.

5. Hai numerosi sbocchi professionali

Gli sbocchi lavorativi della laurea in scienze dell’educazione sono numerosi e le possibilità di trovare lavoro dopo la laurea sono elevate.

In qualità di educatori e formatori, i laureati in scienze dell’educazione possono trovare uno sbocco lavorativo nei seguenti settori:

  • strutture educative prescolastiche, scolastiche ed extrascolastiche;
  • pubblica amministrazione ed enti locali;
  • servizi sociali, culturali e territoriali;
  • agenzie per le attività di volontariato;
  • servizi alla persona e all’infanzia:
  • aziende pubbliche e private;
  • organizzazioni dell’impresa sociale.

Secondo i dati di Almalaurea, la maggior parte degli impieghi (circa il 39%) ottenuti da laureati in scienze dell’educazione è rintracciabile nel settore dei servizi sociali e personali.

Alcuni esempi di figure professionali accessibili ad un laureato in scienze dell’educazione sono: educatore nei servizi per l’infanzia, educatore sociale e di comunità, tecnico del reinserimento e dell’integrazione sociale, assistente ai disabili, assistente sociale, educatore a domicilio, formatore.

6. L’educazione è un pilastro fondamentale della società

Questo punto è forse uno dei motivi più importanti per laurearsi in Scienze dell’Educazione, racchiude il significato più profondo di questo percorso di studi, che si traduce in un vero e proprio percorso di vita.

Il lavoro nel sociale è una vera e propria missione: lavorerai in situazione di grande disagio e sofferenza, ed è proprio in queste situazioni che sarai in grado di fare la differenza.

Se è vero che anche gli insegnanti sono educatori, il tuo compito sarà però diverso: tu sarai un esperto nei processi educativi e formativi di singoli, gruppo e comunità. Basti pensare all’etimologia della parola educare, che deriva dal latino “educere”, ossia “tirare fuori”. Il compito dell’educatore è quindi quello di stimolare e guidare la crescita della persona, dai bambini agli anziani, verso la responsabilità personale, l’autonomia e la socializzazione completa.

Non stiamo quindi parlando di formazione nozionistica o di insegnare le “buone maniere”, ma di un processo di valorizzazione della vita umana. Gli educatori sociali sono persone che credono fermamente nell’essere umano e lavorano alacremente per far sì che ogni individuo possa realizzarsi pienamente, come singolo e all’interno della società, ricoprendo un ruolo estremamente importante e delicato.

7. Puoi seguire i corsi anche online con Unicusano

L’Univesità telematica Niccolò Cusano offre un corso di laurea in Scienze dell’Educazione, sia triennale che magistrale. Scegliere Unicusano vuol dire avere la libertà di organizzare liberamente il proprio studio, perché non hai l’obbligo di frequenza delle lezioni. Tutti i materiali didattici, comprese le video lezioni, sono infatti disponibili sulla piattaforma di e-learning dell’ateneo, disponibile tutti i giorni, 24 ore su 24.

In questo modo potrai laurearti anche se hai già iniziato a lavorare, recandoti in università solo per sostenere gli esami.

Photo credits: depositphoto/Krakenimages


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