Storia della matematica: ecco le tappe più importanti
La storia della matematica si perde nel tempo e praticamente è antica come la storia dell’uomo. Vuoi saperne di più? Ripercorri le tappe più importanti insieme allo Staff di Unicusano Benevento!
Tutto il progredire (o il regredire) della storia della matematica è stato segnato dai molteplici contatti e scambi tra le popolazioni. Iniziamo questo viaggio insieme, ci porterà molto lontano.
Storia della matematica: le origini
Prima di imparare a scrivere, l’uomo imparò a contare. Alcuni artefatti ritrovati in Africa e in Francia datati tra il 35.000 ed il 20.000 avanti Cristo dimostrano i primi tentativi fatti dagli uomini primitivi per prendere nota passaggio del tempo. Sicuramente, ulteriori necessità di vita quotidiana contribuirono allo sviluppo di ulteriori capacità: gli uomini approcciarono al concetto di numero per contare i capi di bestiame nei branchi che cacciavano, le donne per controllare i loro cicli mestruali.
I primi strumenti per contare e lo sviluppo di un metodo
Senza contare, sembrerebbe che l’uomo abbia la capacità di percepire visivamente al massimo quattro elementi. Ancora oggi, oltre questa quantità è difficile dare un numero esatto senza numerare ciò che vediamo. Probabilmente è per questo che si svilupparono tacche ed incisioni come strumenti di conteggio.
Da quel momento, si svilupparono diversi metodi per applicare queste abilità. La geometria, fu uno dei primi: vennero rappresentate delle forme geometriche in delle caverne in Sud Africa e da allora in poi troviamo testimonianze sempre più precise ed accurate in Egitto, Inghilterra e Scozia.
Una civiltà misteriosa
Le prime nozioni di matematica applicata ci arrivano dall’India settentrionale. Tra il 3.000 ed il 2.600 avanti Cristo le popolazioni autoctone svilupparono un sistema di pesi e misure uniformi, che avevano anche i decimali. In edilizia ed architettura le misurazioni, la conoscenza degli angoli e di moltissime figure geometriche tridimensionali rappresentarono una forma di progresso che all’epoca era avanzatissima. Gli strumenti matematici ritrovati ne sono la testimonianza. Pensa, già esistevano una riga decisamente accurata, una sorta di compasso per misurare gli angoli piani e uno strumento per calcolare la posizione delle stelle utile per la navigazione.
Allo stesso tempo però ancora non si conosce la scrittura delle civiltà che vivevano lungo il fiume Indo all’epoca. Dunque tutte le teorie matematiche che probabilmente accompagnavano questi avanzamenti tecnologici, ci sono del tutto ignote.
Le prime testimonianze scritte
Immagina tante strade diverse, che partono da punti diversi e seguono percorsi più o meno accidentati ma che portano tutte allo stesso punto. Questo è quanto è successo alla storia della matematica nelle civiltà più antiche. I testi più vecchi (i primi risalgono al 2.000 a.C. circa) sono dell’antico Egitto, della Mesopotamia e dell’India.
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Antico Egitto
I testi dell’antico Egitto sono storie, ma anche veri e propri manuali, in cui è possibile trovare evidenza di formule e concetti matematici anche piuttosto complessi. Come calcolare volumi, medie, equazioni lineari ed ottenere approssimativamente il valore del Pi Greco sono solo alcuni esempi.
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Mesopotamia
Nel XIX secolo vennero ritrovate più di 400 tavolette di argilla datate tra il 1.800 ed il 1.600 avanti Cristo che trattavano argomenti di matematica, geometria e algebra. L’elevato livello del loro contenuto (equazioni lineari e quadratiche, terne pitagoriche e approssimazione della radice di 2, solo per citare alcuni esempi) dimostrano come il livello delle conoscenze matematiche babilonesi era altissimo rispetto a quello della maggior parte delle popolazioni dell’epoca, e tale rimase per secoli.
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India
Con la scomparsa della civiltà della valle dell’Indo scomparvero anche tutte le sue conoscenze. Solo nel 900 a.C. torniamo a trovare concetti nuovi, propri degli scritti della popolazione indiana. Per la prima volta c’è testimonianza del concetto dell’infinità numerica, ma anche dell’uso di numeri irrazionali e di un algoritmo infinito per il calcolo della radice di 2. Gli studiosi indiani furono i primi ad impostare i loro studi in una prospettiva unicamente speculativa, formulando alcune tra le più grandi scoperte della matematica teorica: matrici, logaritmi, uso dello zero e numeri negativi sono solo alcuni degli esempi.
La matematica greca: dove tutto ha inizio
La storia della matematica greca si divide in due periodi:
- il primo corrisponde alla massima espansione delle città-stato della penisola, quindi parliamo della matematica sviluppata in queste ultime;
- il secondo periodo, quello ellenistico, comprende tutta la produzione dei matematici che operarono utilizzando la lingua greca.
Storia della matematica greca arcaica
La matematica greca arcaica si basa sul ragionamento deduttivo: partendo da assiomi, usa rigorosi ragionamenti per dimostrare i teoremi. Su questo principio, si basa ancora tutta la matematica moderna. Talete da Mileto e Pitagora da Samo sono coloro che diedero inizio allo studio della matematica nell’antica Grecia, e da quel momento tutti gli studi matematici del periodo si fondarono sulla geometria.
Dal periodo ellenistico alla crisi della matematica
Con la fondazione della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, la città divenne il polo culturale più importante del Mediterraneo. Apollonio di Perga, Euclide e Archimede da Siracusa vissero in questo periodo, gettando le basi della matematica e della fisica odierne. Lo studio delle sezioni coniche, la dimostrazione dell’infinità dei numeri primi e la fisica matematica videro la luce nel periodo ellenistico per poi entrare in crisi subito dopo.
I romani non ebbero grande interesse per la matematica, se non applicata all’ingegneria, così come anche i cristiani e le popolazioni barbariche: la storia della matematica nel mediterraneo si fermò per un lungo periodo.
Oggi però l’ingegneria è uno dei settori più importanti, che garantisce più possibilità di lavoro e che ha ampliato di più il suo spettro d’azione. Ad esempio, conosci le possibilità che puoi avere studiando Ingegneria gestionale?
La matematica lontano dall’Europa
Lontano dal bacino culturale del Mediterraneo la matematica progredì di pari passo. Gli studi astronomici ne favorirono lo sviluppo nelle civiltà precolombiane, in Cina si svilupparono numerosi approfondimenti teorici, mentre non c’è continuità negli sviluppi della matematica indiana di cui ti abbiamo già parlato.
A fare da ponte per il sapere tra le culture dell’oriente e quella europea, c’era l’Impero Islamico al massimo della sua espansione. L’algebra moderna si deve ad un matematico persiano, così come i primi studi sull’ottica e sulla trigonometria. Purtroppo però tra il XIII ed il XIV secolo la matematica araba entrò in crisi, senza più tornare agli antichi splendori.
Dal medioevo a oggi
Vuoi conoscere la storia della matematica dal medioevo ai nostri giorni? Eccoti le tappe principali per riassumere al meglio il tutto!
Nel medioevo
- Leonardo Fibonacci fa conoscere il sistema di numerazione decimale e lo zero, ed espone la sua celebre sequenza;
- Nicola Oresme anticipa il concetto di grafico di una funzione. Fu una delle menti più innovative della matematica medievale, ma le sue idee rimasero dimenticate per molto tempo;
- Nel XV secolo nasce la matematica europea moderna. Regiomontano apporta un enorme sviluppo alla trigonometria, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Albrecht Dürer si interessano di prospettiva e geometria descrittiva.
L’epoca moderna
- Nel ‘500 i matematici iniziarono a sfidarsi pubblicamente nel risolvere problemi e su queste competizioni si basava la loro fama e la loro credibilità;
- nel XVII secolo la matematica europea ricevette un forte impulso e gli uomini di scienza iniziarono a riunirsi in accademie e società. Vennero istituite le prime cattedre di matematica all’università e lo studio si diffuse a macchia d’olio.
- l’analisi si sviluppa nel XVIII secolo, ma è il XIX ad essere considerato l’età d’oro della matematica.
La matematica oggi
- nel XX secolo la professione di matematico diventa una realtà, senza più bisogno di ricorrere a finanziatori;
- Gottinga è il centro dell’attività matematica, che poi si sposta oltreoceano a Princeton;
- I teoremi e le scoperte si moltiplicano. Ad oggi, l’Istituto Matematico Clay ha stilato una lista di 7 problemi del millennio che vanno risolti, mettendo in palio 1 milione per la risoluzione di ciascuno.
Uno è già stato risolto, ne mancano sei: che tu sia il prossimo a trovare la soluzione?